Certificazione energetica degli edifici. In Italia è work in progress. Nonostante ci siano stati dei risultati evidenti, ci sono ancora tanta confusione e diverse criticità da superare per quello che riguarda la certificazione energetica degli edifici, dalla disomogeneità delle normative, agli attestati fasulli, passando per la quasi totale assenza di meccanismi di controllo.
Questo quello che emerge dall’ultimo rapporto del Comitato Termotecnico Italiano sulla certificazione energetica degli edifici. Certi risultati sono innegabili, ma è ancora tanta la confusione e sono diverse le criticità da superare per la questione della certificazione energetica.
A sei anni di stanza dalla sua prima introduzione, avvenuta in Lombardia, e quattro dalla pubblicazione delle Linee Guida Nazionali, che hanno la sua applicazione a tutto il territorio nazionale, lo stato d’arte della certificazione energetica degli edifici in Italia è ancora un processo in “work in progress”.
E’ questo il resoconto risultato dall’ultimo rapporto redatto dal Comitato Termotecnico Italiano (CTI). È superfluo sottolineare quanto sia importante avere un sistema di certificazione energetica degli edifici che funziona, basti ricordare che la direttiva europea al riguardo mira ad avere costruzioni ad energia quasi zero a partire dal 2020.
È ovvio che non sarebbe possibile sostenere questo cambiamento del mercato edilizio senza avere uno strumento in grado di misurare e certificare la qualità degli edifici. È chiaro quindi quanto sia urgente risanare le falle attualmente presenti nel sistema attuale.