Norme certificazione energetica. Il Governo ha dichiarato inefficace la norma che differisce la nullità degli atti privi di attestato di prestazione energetica.Il Governo ha capito di aver fatto un pasticcio con l’annullamento degli atti privi di APE e sta cercando di rimediare.
Il Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri, durante un interrogazione parlamentare, ha sottolineato che la norma della Stabilità 2014, relativa alla reintroduzione della nullità differita per le compravendite prive di attestato di certificazione energetica, è inefficace.
La suddetta interrogazione è stata presentata a Montecitorio dall’on. Mallian Shullian del gruppo parlamentare misto. L’onorevole Shullian ha sollevato una questione non indifferente, ovvero quale sia il regime giuridico applicabile agli attestati di prestazione energetica, con riferimento sia agli atti di trasferimento di immobili che ai contratti di locazione.
In merito a tale questione la Cancellieri ha ricordato che la Legge 90/2013 (in vigore da agosto 2013) è andata a modificare il decreto legge 63/2013, introducendo, per gli atti privi di attestato di prestazione energetica, la pena di nullità.
Inoltre la Cancellieri ha precisato che il decreto legge 145/2013, meglio conosciuto con il nome di “destinazione Italia”, in vigore dal 24 dicembre 2013, ha introdotto, al posto della nullità dei contratti, una sanzione pecuniaria. L’importo di tale sanzione può andare dai 3 mila agli 18 mila euro. La legge quindi, a proposito delle norme certificazione energetica parla chiaro: se non si ha la certificazione energetica bisogna pagare