Risparmio energetico: spegnere la luce basta per risparmiare?

I rincari sulla bolletta energetica si susseguono, rendendo sempre più insostenibile il mantenimento di quest’onere. Molti ricorrono a delle soluzioni intelligenti di risparmio energetico, come l’installazione di impianti per l’auto-produzione dell’energia. Altri, invece, puntano al risparmio schiacciando semplicemente l’interruttore. Ma spegnere la luce basta davvero a farci risparmiare?

La risposta è meno evidente di quanto non sembri. Secondo l’Ofgem, organismo regolatore delle tariffe britanniche, questo tipo di pratica danneggia le famiglie più povere e le persone anziane. Mentre i giovani sarebbero avvantaggiati.

Perché? La teoria del ministro dell’energia Ed Davey prende in esame un situazione con un costo energetico fisso. I giovani e tutti coloro che prima avevano consumi più importanti, adesso, evitando gli sprechi, possono risparmiare rilevanti quantità di denaro. Purtroppo altre categorie, che non hanno accesso alla problematica o non possono ridurre i propri consumi vanno a pagare di più rispetto a prima.

E sempre dall’Inghilterra arriva una proposta per risolvere il problema. Allo studio di Ed Milliband, principale esponente del partito di opposizione, la proposta di un meccanismo di acquisto energetico ispirato a Groupon. Ovvero, comperare una certa quantità di energia in maniera collettiva, così da renderla più economica per ogni singolo utente.

Al vertice di questo sistema la presenza di un organo regolatore in grado di colpire chiunque tenti di consumare più energia di quella prevista. Sarà davvero il futuro della distribuzione dell’energia? Non è auspicabile, invece, l’utilizzo di formule di auto-consumo, riduzione degli sprechi e impiego delle fonti rinnovabili? Cosa ritieni sia più conveniente?