Come cambierà il calcolo prestazione energetica edifici
Durante la riunione tecnica che si è tenuta lo scorso 28 gennaio, le Regioni hanno esaminato il testo del decreto che definirà le nuove metodologie di calcolo e i requisiti minimi relativi alle prestazioni energetiche degli edifici.
Questo sarà il primo dei provvedimenti attuativi del DL 63/2013, (successivamente convertito nella Legge 90/2013), che ha aggiornato il Decreto legislativo 192/2005, in base a quanto disposto dalla Direttiva Europea Edifici a Energia Quasi Zero (2010/31/UE). Il decreto modificherà, infatti, il Dpr 59/2009, che attualmente definisce i requisiti minimi e i metodi di calcolo prestazione energetica edifici.
Nuovo decreto per il calcolo Ape: le modifiche chieste dalle Regioni
Il Ministero dello Sviluppo economico ha ritenuto accettabile la maggior parte delle richieste avanzate dalle Regioni. Il testo dovrà però essere riformulato affinché sia più chiaro e non causi fraintendimenti. Le Regioni hanno inoltre richiesto l’aggiunta di riferimenti normativi volti a definire più nel dettaglio gli impianti e i sistemi tecnologici previsti dalla nuova regolamentazione.
Una volta riscritto e ottenuta l’approvazione dalle Regioni, il testo tornerà negli uffici del Ministero per la stesura definitiva. I nuovi requisiti e metodi di calcolo entreranno in vigore dal 1° luglio 2015.
Le Regioni hanno tuttavia richiesto che i nuovi valori relativi alla trasmittanza termica degli elementi che compongono l’involucro edilizio siano in vigore da gennaio 2016 e che i requisiti minimi siano almeno pari a quelli necessari per godere della detrazione fiscale al 65%.