La situazione relativa alla certificazione energetica degli edifici, a dieci anni dalla prima direttiva europea che si proponeva di regolamentare la materia, è ancora piuttosto critica.
La diffusione ed il recepimento delle normative si sono infatti evoluti a macchia di leopardo e come testimoniato dallo studio presentato alcuni giorni fa dal C.T.I. soltanto quattro sono le regioni che hanno ad oggi attivato un catasto energetico regionale:
- Emilia Romagna
- Lombardia
- Piemonte
- Valle d’Aosta
Ben 10 regioni non hanno emanato alcuna legge quadro sull’argomento e soltanto otto sono le regioni nelle quali si è arrivati all’istituzione di un elenco dei certificatori energetici, situazione resa particolarmente grave dal fatto che almeno altre sette regioni hanno già apertamente dichiarato di non averne in programma la costituzione.
Riguardo alla figura dei certificatori emerge inoltre dallo studio un’evidente differenziazione regionale nel percorso formativo e appare altrettanto variegato il recepimento delle norme tecniche nazionali UNI/TS 11300 per la valutazione degli indicatori energetici.
Ulteriore questione che appare ancora irrisolta è infine quella relativa all’autocertificazione in Classe G da parte del proprietario dell’immobile: anche se non prevista dalla normativa europea essa è però accettata nella maggior parte delle regioni, benché appaia sempre più evidente la tendenza notarile a richiedere comunque l’ACE.
Raccontate che cosa succede a casa vostra ed esponete qui le vostre esperienze.