Efficienza Energetica

E’ di pochi giorni fa la notizia che la Johnson Controls ha reso pubblici i risultati dello studio fatto, intitolato Energy Efficiency Indicator con l’obiettivo di capire quali siano veramente i driver dell’efficienza energetica degli edifici.

Lo studio delle EEI(Energy Efficiency Indicator) per l’efficienza energetica si basava su un’indagine tenutasi in tutto il mondo ed messa in pratica da più di 40 associazioni che hanno contattato i responsabili per capire qual’era la reale efficienza energetica del proprio edificio.

E in questo studio si possono notare cirac 4000 risposte far cui ben 1690 in Usa e 857 in Europa.

Secondo questo sondaggio sull’efficienza energetica emerge quindi che l’efficienza energetica diventa via via sempre più importante e che 7 dirigenti su 10 di queste associazioni la ritengono davvero fondamentale.

Più in particolare l’efficienza energetica sugli edifici consente di:

  • risparmiare sui costi energetici
  • l’accesso agli incentivi energetici statali per la detrazione 55%
  • la maggiore visibilità del brand
  • la diminuzione di inquinaemento per la riduzione delle emissioni.

Questi sono quindi i migliori auspici per aumentare l’efficienza energetica degli edifici.

L’efficienza energetica è ancora un obiettivo a lungo termine per gli italiani, malgrado sia avvertita come una questione centrale. A rivelarlo è l’Osservatorio sull’Efficienza Energetica, commissionato da Domotecnica e realizzato da Ispo.

Lo scopo dell’indagine è quello di analizzare l’atteggiamento dei consumatori italianinei confronti di questo tema e, nello stesso tempo, definire i possibili scenari nel medio-lungo termine. Le case degli italiani risultano poco efficienti in termini energetici.

Nel 64% delle abitazioni troviamo una caldaia tradizionale, valore che supera nettamente le tecnologie a condensazione (18%) e le pompe di calore. Nonostante questa lacuna, l’efficienza energetica appare come un tema molto sentito dai consumatori italiani.

Nello specifico dalla ricerca viene rilevata la disponibilità del 43% delle famiglie a valutare ed eventualmente realizzare interventi di riqualificazione, mentre il 13% (circa 3,3 milioni) afferma di aver già programmato, nell’arco dei prossimi 12 mesi, interventi per migliorare l’efficienza della propria abitazione e ridurre così gli sprechi.

Quali ragioni spingono gli italiani a progettare interventi di riqualificazione energetica? Non si tratta solo di una questione economica, ovvero legata all’ottimizzazione dei consumi e quindi al risparmio sulle tariffe di luce e gas, ma anche della fiducia nei confronti di chi è incaricato dei lavori.

Chi vuole migliorare l’efficienza energetica della propria abitazione preferisce affidarsi alla personalità e familiarità di artigiani specializzati, ovvero installatori che siano in grado di seguirli passo dopo passo. Riscuotono una certa fiducia anche le utilities fornitrici di elettricità e gas, in particolare per la consulenza e la preventivazione dei costi.

Efficienza energetica, qual è il panorama italiano? Una casa ben progettata, aderente alla classe A, è isolata, non ha quasi nessuna dispersione di calore e consumi energetici ridotti. Quali tecniche sono usate per verificare l’effettivo isolamento termico?

Esiste una tecnica adatta allo scopo, la termografia, ovvero una sorta di radiografia a colore che va intercettare la struttura dell’edificio sotto il profilo dell’efficienza energetica. In grado quindi di svelare la qualità delle strutture che abitiamo.

Attualmente non esistono ragioni che impediscano la realizzazione di edifici di classe A, che hanno il vantaggio di avvalersi del contributo di pannelli solari termici o fotovoltaici, o altri impianti da rinnovabili così da ridurre in maniera fondante le spese familiari legate all’energia.

Nel rapporto 2012 di Legambiente “Tutti in classe A”, sono stati analizzati 200 immobili in 21 città italiane. Una radiografia aggiornata del nostro patrimonio edilizio.

Oltre a mettere in evidenza le esperienze positive e le criticità delle nuove abitazioni, sono state rilevate le questioni ancora aperte sul fronte della normativa nazionale, ed è stato fatto il punto della situazione relativamente alle differenti Regioni rispetto all’applicazione della direttiva europea di riferimento.

Gli edifici costituiscono un’ingente spesa per i consumi energetici italiani e un grave fardello per la tutela dell’ambiente, viste le emissioni di gas serra. È importante allora intervenire in questo settore. In questa prospettiva si muove la direttiva europea 2002/91 con l’introduzione degli obiettivi in termini di rendimento energetico e dell’obbligo della certificazione dei nuovi edifici.