Certificazione energetica quando serve?

La certificazione energetica di un edificio è obbligatoria in tutte le regioni, in caso di compravendita o di locazione di un edificio o di un singolo appartamento.

Quindi essa è valida per tutti gli edifici di recente costruzione, e lo anche per i casi di ristrutturazione, laddove questa abbia avuto ad oggetto gli impianti dell’appartamento o dell’immobile.

E’ obbligatoria e da allegare a tutti gli atti di compravendita e di locazione.

La certificazione energetica deve essere fornita a chi compra un appartamento o un immobile, o al conduttore di un immobile che sia soggetto a locazione. La normativa impone che all’atto notarile di compravendita o di affitto sia allegata una pagina rilasciata dal certificatore energetico, in cui viene indicata la classe di appartenenza del singolo immobile o appartamento. Nel certificato a ciascuna classe corrisponde un livello di efficienza energetica dell’immobile o dell’appartamento in relazione al suo modo di gestire l’energia termica all’interno degli ambienti, dove la classe A indica la massima efficienza possibile e la classe G il grado più basso di efficienza classificabile.

Da gennaio 2012 deve comparire per legge in tutti gli annunci immobiliari.

La certificazione deve essere fornita ad un certificatore iscritto all’albo regionale, e dunque abilitato da precisi corsi regionali, che sia un tecnico ingegnere o architetto capace di effettuare le opportune misurazioni sull’immobile, e di provvedere la effettiva misurazione della classe di appartenenza.

E’ un costo che per il momento risulta essere tutto a carico dei proprietari, che sono obbligati a farlo per gli appartamenti oggetti di locazione, a vendita, anche solo se siano stati soggetti a ristrutturazione, che abbia avuto ad oggetto i principali impianti dell’immobile.

Il costo si aggira attorno ai 200-280 euro per un appartamento di medie dimensioni. L’architetto effettua un calcolo realizzato in base alle misure dell’edificio, che si effettua in base alle dimensioni strutturali dell’appartamento o dell’immobile.

Dopodichè effettua un calcolo del fabbisogno energetico dell’abitazione in base alla portata dell’impiantistica installata.

Il calcolo della classe di appartenenza energetica del’edificio viene quindi effettuato e comunicato per via ufficiale al catasto energetico, presso il quale viene effettuata la registrazione dell’abitazione.

Una copia viene rilasciata al proprietario, che può quindi utilizzarla in allegato agli atti di compravendita e locazione.