Certificazione energetica novità

Certificazione energetica novità. Se volete vedere casa, al momento del rogito dovrete presentare un certificato energetico che possa attestare i consumi di energia correlati all’immobile. Ma con l’entrata in vigore delle modifiche contenute nel Decreto n. 290 del 13/12/12, l’autocertificazione non è più consentita, neppure per dichiarare la peggiore tra le condizioni energetiche che un immobile può avere, ovvero la classe G.

In merito a questa certificazione energetica novità dobbiamo fare però delle precisazioni. Se la cessazione dell’autocertificazione vale per tutte le regioni, vi sono degli aspetti variabili da zona a zona: sei regioni (Lombardia, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Emilia Romagna e Toscana) hanno deciso di dotarsi di una legislazione propria rispetto a quanto indicato nel decreto legislativo 192. Mentre la Valle d’Aosta e la Puglia hanno legiferato per conto proprio solo su alcuni aspetti.

Il venditore di un immobile ha l’obbligo di dotarsi di un attestato di certificazione energetica che riporti:

Ipe, ossia l’indice di prestazione energetica. Si tratta di un parametro che mette in relazione il consumo alla superficie dell’appartamento in un anno, calcolato su un metro quadro.

Ce, elemento che indica la classe energetica. Non sono fornite delle informazioni dettagliate in merito al consumo reale, ma avrete un quadro sull’efficienza dell’immobile in rapporto all’ambiente esterno. Il Ce è calcolato con criteri differenti nelle varie regioni. Eccetto che in Lombardia, nel resto d’Italia non è obbligatorio riportare la classe energetica negli annunci immobiliari.