In un periodo, così difficile sul fronte finanziario, spesso possedere originalità, manualità e pazienza possono essere di aiuto. Sono tante, infatti, le tecniche del fai da te per realizzare case prefabbricate in legno, ricorrendo a manuali o anche alla rete internet. Ma al contempo la decisione di operare da soli, senza il supporto di un personale specializzato, può essere molto rischioso. Mettere in piedi un edificio in legno non è un’impresa da ragazzi in quanto non equivale a realizzare una semplice casetta su un albero per bambini.
Una casa prefabbricata in legno ha tutte le caratteristiche di una vera e propria costruzione edilizia che necessita anche di regolari autorizzazioni e documenti normativi. Come un’abitazione fatta in muratura, anche un edificio in legno ha una durata nel tempo e chi decide di costruirla deve rispettare un iter burocratico. Prima di tutto bisogna essere coscienti di quanto materiale occorra per mettere su una casa del genere, oltre che procedere con il supporto di tecnici per il collaudo statico. Operare da soli non può significare rispettare tali requisiti e soprattutto si rischia di non fare un lavoro a regola d’arte come si dovrebbe soprattutto perché l’edificio sia sicuro.
Una casa in legno deve poter resistere a spinte o forze, sia statiche che dinamiche. Il solaio deve, infatti, risultare proporzionale alla struttura soprastante. Esso dovrà essere realizzato simultaneamente ad altre parti dell’edificio: per gli addetti ai lavori le fondazioni e la struttura soprastante dovranno essere costruite parallelamente. Il calcolo statico delle fondazioni appare inoltre fondamentale perché esse siano in grado di sopportare il peso dell’intero edificio. Secondo la normativa il calcolo statico dovrà essere firmato da un professionista abilitato e iscritto all’albo. È possibile rivolgersi anche ad uno studio estero, ma in quel caso uno strutturalista italiano dovrà occuparsi di tradurre quanto scritto e vedere se corrisponde a quanto previsto dalla legge.
Lo strutturalista dovrà anche occuparsi di controllare l’esecuzione in cantiere come supervisore e direttore di lavori. Qualora non venissero rispettate determinate indicazioni, si procederà con il fermo dei lavori in attesa di modifiche per portare avanti la parte della struttura che va completata.
Un altro aspetto da tenere in considerazione è quello che riguarda l’intera fase progettuale che va eseguita per bene, ai fini di evitare errori che possano compromettere la resistenza di un simile edificio. È necessario, infatti, essere aggiornati sulla materia ed avere delle conoscenze anche sul fronte normativo oltre che per gli strumenti professionali.
Uno dei consigli degli esperti è quello al massimo di realizzare autonomamente una bozza del progetto di abitazione in legno, che va però poi presentato e controllato da un tecnico specializzato. Avere delle proprie idee su come realizzare un simile immobile rappresenta sicuramente un valore aggiunto ma è necessario comunque l’avallo di un progettista.
Case prefabbricate in legno, i requisiti e le norme da rispettare
Una casa prefabbricata in legno deve possedere tutti i requisiti tecnici perché possa essere considerata regolare. In primis è fondamentale che abbia una certificazione antisismica così come tutti gli edifici che sorgono sul territorio nazionale. Secondo gli esperti è più funzionale rivolgersi ad aziende italiane e non estere in quanto queste ultime non sono a conoscenza di tutte le norme edilizie che vanno rispettate sul suolo italiano.
Il puro vantaggio economico di rivolgersi a tali aziende potrebbe poi compromettere le abitazioni sia sul piano strutturale che normativo. Importante, inoltre, badare sempre alla sicurezza, ai requisiti energetici e all’idoneità sia del progettista che del costruttore.