Riscaldamento ad infrarossi: quando conviene?

Riscaldamento ad infrarossi: quando conviene?

Il riscaldamento ad infrarossi è capace di produrre calore per irraggiamento interagendo sia con le superfici che con gli oggetti irraggiati, senza passare attraverso l’aria. Nel caso del riscaldamento tradizionale, che prevede l’impiego dei termosifoni, è sfruttata l’aria come principale mezzo per il trasferimento del calore. Con i pannelli a raggi infrarossi le onde elettromagnetiche sono trasformate in calore in contatto con i corpi ed evitano la dispersione di energia termica mediante l’aria.

Mediante il riscaldamento ad infrarossi si stabilisce un rapporto diretto tra l’ente riscaldante e il corpo umano, senza innescare alcun movimento d’aria dal basso verso l’altro, come accade con il riscaldamento tradizionale. Quando viene spento il riscaldamento, le temperatore e il comfort termico scendono rapidamente. Per convesso, dopo poco che il riscaldamento è acceso, le temperature salgono velocemente.

Nel riscaldamento tradizionale l’edificio è portato a immagazzinare l’energia termica trasportata dall’aria per convezione, che rende la temperatura più omogenea, riducendo gli sbalzi termici e migliorando la vivibilità interna. Il riscaldamento tradizionale, per tale ragione, è consigliabile nell’eventualità di utilizzo frequente e duraturo della casa.

Il vantaggio maggiore del riscaldamento a raggi infrarossi risiede nella sua adattabilità ai locali destinati ad uso saltuario. Non solo. Si tratta di un sistema ideale per luoghi quali palestre, chiese, piscine o all’aperto. Non viene riscaldato inutilmente il volume d’aria presente in tali posti, ma si opera solo sui corpi. Il riscaldamento a infrarossi permette un elevato risparmio energetico.