Passivhaus o case passive sono delle abitazioni nate principalmente in Svezia ma che si sono diffuse negli anni anche in Italia, sono delle particolari strutture edili che garantiscono un benessere termico senza l’utilizzo di qualsiasi tipo di fonte energetica di riscaldamento, utilizzando il calore emanato dall’irraggiamento solare che compenserebbe la dispersione di calore dovuta alla stagione invernale.
Le passivhaus sono costruite secondo dei principi progettuali specifici che sono i punti cardine delle costruzioni di tipo passivo, le case sono costruite in diversi tipi di materiali dal legno naturale, al cemento o il mattone.
I sistemi passivi fornirebbero i servizi necessari a garantire un ambiente confortevole, come ventilazione, illuminazione, climatizzazione e riscaldamento solamente utilizzando i flussi di energia rinnovabile senza però utilizzare macchinari, come pompe o ventilatori, anche se negli ultimi anni sono stati associati componenti attivi sfruttando al meglio le fonti energetiche naturali.
La passivhaus permette di regolare i flussi di energia introdotti nell’abitazione come la luce, la ventilazione e il passaggio di calore ammortizzando i costi di produzione di energia e ottimizzandone i risultati.
Mentre per la costruzione di passivhaus è necessario seguire dei principi standard specifici per le case passive si fa riferimento a edifici dove sono state integrate strategie della progettazione passiva che non sono necessariamente conformi ai principi standard delle passivhaus.
La passivhaus permette di mantenere caratteristiche specifiche sia strutturali che estetiche delle costruzioni tradizionali, mentre i prezzi di produzione hanno un costo accessibile circa il 10% di più rispetto alle costruzioni tradizionali.
Solo in Germania si contano più di 4.000 edifici conformi allo standard delle passivhaus anche se in Europa così come in Italia si stanno diffondendo queste nuove abitazioni che ridurrebbero notevolmente i costi di produzione di energia e con un basso impatto energetico nell’ambiente.
