Per rilanciare il settore dell’edilizia, gravemente colpito dalla crisi economica, sono state introdotte in Italia alcune misure di sostegno statale nate dalla considerazione che una forte maggioranza delle famiglie vivono in case di proprietà: una delle più recenti è quella detta Piano Casa. Cos’è di preciso e quali vantaggi possono giungere ai proprietari immobiliari che decidono di usufruirne?
Il Piano Casa si compone essenzialmente di due grandi gruppi di aiuti:
- relativi all’ampliamento delle volumetrie dell’abitazione
- relativi alla semplificazione delle pratiche burocratiche
Per capire il Piano Casa cos’è vogliamo andare ad analizzare nel dettaglio entrambe le tipologie, iniziando da quelle legate alle possibilità di ampliamento che prevedono, con dettagli differenziati su base regionale, la possibilità di ampliare la volumetria degli edifici residenziali inferiori ai 1000 metri cubi di una percentuale massima del 20%.
Ma nel piano casa cos’è davvero fondamentale? A questa domanda gli esperti del settore forniscono risposta unanime: la semplificazione burocratica; lo snellimento delle procedure autorizzative si traduce infatti nella riduzione delle tempistiche e degli oneri a carico dei committenti, con la conseguente maggiore propositività nel momento delle considerazioni private sugli investimenti immobiliari.
Le ultime proposte di semplificazione legate al piano casa sono state recentemente inserite in emendamento al d.d.l. di conversione del Decreto Sviluppo e prevedono:
- aumento competenze decisorie allo sportello unico dell’edilizia;
- acquisizione automatica dei documenti necessari e già in possesso della pubblica amministrazione;
- riduzione dei termini del silenzio-assenso per le autorizzazioni edilizie.