L’energia geotermica e le fonti rinnovabili

Le energie generalmente si possono classificare in due classi:

  1. energie rinnovabili
  2. energie non rinnovabili

Fra le energie rinnovabili si sogliono includere tutte quelle fonti che sono naturalmente prodotte dalla terra, quali l’energia solare, quella eolica, il movimento delle onde, le biomasse, la geotermia, e si intendono come rinnovabili perchè il loro utilizzo e sfruttamento, non è tale da pregiudicare la loro disponibilità per le generazioni future.

Accanto a queste si collocano altre fonti di energia, fra i quali si collocano il petrolio, i carboni fossili, i gas naturali e le energie nucleari, che invece, in quanto, soggette ad esaurimento nel corso del tempo sono definite non rinnovabili, poichè la Terra è capace di rinnovare la loro disponibilità soltanto in arco di tempo lungo, pari a quello di ere geologiche.

A questa prima categoria appartiene l’energia geotemica.

Cos’è l’energia geotermica?
L’energia geotermica è il calore presente nel suolo,ovvero nel mantello terrestre, che è semifluido.

Questo si trasmette per conduzione alle rocce del manto terrestre, dove questa temperatura, rilevata a livello tecnico, si esprime su valori che sono costanti nel tempo nel corso dell’anno, prescindere dalla variazione delle condizione climatiche esterne, e dove questo calore può essere sfruttato come fonte energetica tramite una tubazione, che immersa nel suolo, e nella quale circoli un fluido,ad una temperatura inferiore a quella del suolo.

Dove questa differente temperatura è capace di produrre dell’energia, sotto forma di movimento, che può essere sfruttata.

Recentemente, si sono costituite una serie di normative Europea, in conseguenza della sottoscrizione da parte dei paesi dell’Unione Europea del protocollo di Kyoto, che ha sancito l’obbligo dell’obiettivo del raggiungimento della sostenibilità energetica.

In particolare è stata approvata la Direttiva Comunitaria 2009/28/CE, che fa riferimento alla promozione dell’uso dell’energia proveniente da fonti rinnovabili da parte dei paesi membri, dove fra le fonti energetiche rinnovabili si fanno includere proprio l’energia eolica, quella solare, l’aerotermica, la geotermica, l’idrotermica ed oceanica, idraulica e la biomassa, o quella proveniente dal gas di discarica, e i gas residuati dai processi di depurazione e biogas.

La direttiva comunitaria al momento si esprimono fissando un obiettivo di diminuzione dell’uso delle fonti non rinnovabili, promuovendo l’uso di quelle rinnovabili presso i cittadini, attraverso una serie di benefici fiscali per coloro che effettuino conversione nell’uso.