Come avviene la valutazione di immobili commerciali? La prima cosa da fare, nel caso si intenda procedere alla vendita, è condurre una stima comparata con beni immobiliari simili posti in zone simili. Uno dei criteri da prendere in esame è la superficie commerciale totale. Che corrisponde alla somma delle superfici coperte comprensive dei muri esterni, interni e perimetrali, oltre a eventuali pertinenze.
Va poi soppesato lo stato di manutenzione dell’immobile, a cui contribuiscono qualità delle rifiniture, isolamento termico, acustico, certificazione e stato degli impianti. Incide comunque anche la posizione: quindi vicinanza rispetto al centro, salubrità dell’area, presenza di parchi o aree attrezzate, presenza di servizi e panoramicità.
Segue la valutazione per l’assegnazione del prezzo al metro quadro che va moltiplicata per la superficie. Sul sito dell’Agenzia del Territorio troviamo la sezione dedicata all’Osservatorio del Mercato Immobiliare, dove vengono pubblicate le quotazioni immobiliari di 8.100 comuni dell’intero territorio nazionale, articolate sulla base delle tipologie edilizie: residenziale, commerciale, terziaria e produttiva.
Quotazioni che stabiliscono un intervallo di valori, minimo e massimo, per unità di superficie in relazione a unità immobiliari classificate a seconda della tipologia e situate all’interno di un ambito territoriale omogeneo, zona OMI. Il valore di calcolo può essere soggetto a modifiche a causa di variabili commerciali, non computabili in maniera matematica sull’intero territorio nazionale.
Sul web si trovano comunque molte altre risorse per la valutazione degli immobili commerciali, per in computo automatico della struttura, quali: http://www.borsaimmobiliare.net/, http://www.esperticasa.it/ o http://www.tutelati.it/