Il concetto di casa passiva affonda le sue radici nella ricerca dell’abitazione perfetta svolta nei paesi del nord europa fin dal 1990 e consiste nella realizzazione di edifici in grado di garantire condizioni di vita ottimali senza alcuna fonte di riscaldamento tradizionale interna all’edificio. Le abitazioni che garantiscono tali risultati sono dette “passive” proprio perché la somma di tutti gli apporti calorifici presenti nell’abitazione (irraggiamento solare, calore derivante dagli abitanti e dagli apparecchi elettrici utilizzati) sono sufficienti a compensare le naturali perdite di calore dovute alla dispersione dell’edificio.
Partendo da tali presupposti è chiaro come le case passive in legno siano destinate ad essere la quasi totalità delle case costruite seguuendo questo tipo di approccio; la refrattarietà del legno a cedere il proprio calore è infatti un’ottima garanzia per chi cerca di sovraottimizzare il cappotto termico della propria abitazione.
A coadiuvare l’attento utilizzo di materiali costruttivi di alta qualità viene generalmente utilizzato, nelle case passive in legno, un sistema di ventilazione controllata in grado di recuperare energia termica dagli anfratti nei quali potrebbe finire sprecata e di metterla a disposizione degli occupanti dell’abitazione lì dove ne hanno più abbastanza.
Il paese europeo più all’avanguardia nella realizzazione di case passive è l’Austria, dove a partire dal 2015 tutti i nuovi edificiì dovranno rispettare questo particolare standard costruttivo.