Quale sarà la prossima strategia energetica nazionale? Secondo quanto dichiarato dal sottosegretario allo Sviluppo Economico Claudio De Vincenti, questa settimana sarà presentato il documento sulla Strategia energetica nazionale.
Non si tratta del testo definitivo, visto che dovrà essere sottoposto all’attenzione di istituzioni, parti sociali e addetti ai lavori. Al momento il raggiungimento dell’obiettivo pare ancora piuttosto distante. De Vincenti ha espresso la volontà di “arrivare a condividere se non tutte le ricette, le conoscenze di fondo e l’impostazione”. Ovvero ridurre le emissioni di gas serra, i consumi energetici, migliorando l’uso delle rinnovabili e degli idrocarburi italiani.
Nei prossimi giorni saranno diffusi i contenuti sulla Strategia energetica nazionale (Sen). L’annuncio è stato reso nel corso di un convegno sulle reti energetiche organizzato dalla Cgil e segue la pubblicazione delle anticipazioni sulla bozza del provvedimento.
Seguendo le prime indiscrezioni, la Strategia energetica nazionale dovrebbe prevedere un impegno corrispondente a:
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una riduzione delle emissioni di gas serra del 19% rispetto ai livelli del 1990
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il taglio dei consumi energetici primari (elettrici, termici e per i trasporti) del 4% rispetto al 2010 e del 24% rispetto all’andamento inerziale al 2020
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lo sviluppo delle fonti rinnovabili
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l’aumento della produzione nazionale di idrocarburi fino a coprire il 14% dei consumi italiani entro il 2020 (attualmente siamo al 7%).
Secondo quanto previsto dal governo, le misure in programma nel Sen dovrebbero generare circa 180 miliardi di investimenti al 2020, creare 25.000 nuovi posti di lavoro, permettere meno ricorsi alle importazioni di energia in modo da far risparmiare al Paese circa 5 miliardi l’anno.