Il mercato fotovoltaico del futuro non sarà incentivato. È questa la grande rivoluzione destinata a riscrivere le sorti di questo segmento. Il fotovoltaico subirà un ritorno alle origini, un situazione simile, sotto molti aspetti, a quella del 2001. Sarà un mercato composto da impianti installati per la soddisfazione di esigenze di autoconsumo. Nel nostro Paese avremo un’ulteriore contrazione per quanto riguarda la realizzazione di grandi impianti per la vendita diretta senza incentivi. Un percorso considerato da noi ancora poco proficuo.
Acquisiranno, invece, maggior rilievo le installazioni sulle coperture delle imprese nel settore produttivo e nel terziario. Un’opportunità assicurata dal riassorbimento delle percentuali rilevanti di produzione solare e dai vantaggi delle proporzioni degli impianti. Prevista una quota significativa anche nel settore residenziale.
Nel complesso avremo un riassetto degli interessi economici, ridistribuiti tra diversi soggetti. Probabilmente saranno applicate nuove offerte commerciali che porteranno alla ridefinizione dei modelli di business. Sarà comunque possibile risparmiare sulla bolletta grazie agli investimenti sul fotovoltaico.
Nonostante la prossima conclusione del Quinto Conto Energia, avremo una modalità transitoria di incentivazione, avvalorata da detrazioni fiscali. Una parte della domanda sarà determinata dall’obbligo di installare impianti fotovoltaici nei nuovi edifici.
Tutto resta comunque in sospeso, in attesa di una risposta certa da parte del prossimo esecutivo ancora da costituire. Il Governo opererà con l’Autorità dell’Energia la disposizione dei fondi per lo sviluppo delle rinnovabili in Italia.