E’ arrivato un ulteriore richima da parte dell’unione europea per mettere in regola la normativa nazionale dedicata alla certificazione energetica degli edifici.
Stiamo parlando ovviamerne della legge 91/2002 sul rendimento energetico degli edifici, questa volta sembra un vero ultimatum che spaventa il settore edile, con questo governo ahimè continua la procedura d’infrazione al settore edile avviata dal 2010.
Dopo la mora ricevuta l’anno scorso è stata modifcata la legge 192/2005 e la 311/2006 ma ancora non basta ovviamente.
I punti contestati sono diversi ma soprattutto all’UE preme che la certificazione energetica deve essere redatta da parte di esperti qualificati.
Bruxells precisa che l’Italia deve mettere a punto la normativa dedicata agli impianti di condizionamento dell’aria, altrimenti verrà applicata una multa per il mancato adempimento della direttiva.
Speriamo che questa nota da parte dell’Unione Europea faccia bene in vista del Decreto Sviluppo su cui si sta lavorando da tempo e che deve ancora essere presentato.
Il primo febbraio 2012 la direttiva 91/2002 sarà sostituita dalla nuova Direttiva 31/2010 dell’UE che riguarda l’efficienza energetica e gli edifici a energia zero, quindi è arrivato il momento per questo governo di fare qualcosa, ma si sa che sarà molto difficile visto chi ci governa e visto l’immobiliezza di questi ultimi anni per un governo che pensa solo alle interecettazioni e non pensa al bene del paese e a far ripartire il lavoro in Italia.