L’andamento dell’economia italiana ed il continuo susseguirsi delle misure di governo volte alla sua stabilizzazione hanno contribuito in maniera determinante a definire un quadro piuttosto complicato per quanto riguarda il mercato della compravendita degli immobili.
Il mercato è riuscito ad autosostenersi grazie alla scelta di investimento sul mattone di coloro che, nonostante la congiuntura, hanno avuto liquidità sufficiente vuoi per possesso di capitali, vuoi per la presenza di sufficienti garanzie di solvibilità nei confronti degli istituti di credito.
Nonostante l’attitudine invariata per questa forma di investimento, il mercato immobiliare ha comunque subito notevoli contrazioni sia per quanto riguarda il numero delle transazioni, sia per quanto concerne i prezzi, mentre le tempistiche di vendita si sono consistentemente dilatate.
In particolare, nel corso del 2011 si sono evidenziate le seguenti flessioni:
- diminuzione del 2.2% del numero delle transazioni
- diminuzione media dei prezzi di vendita superiore al 4%
- aumento dei tempi di vendita, con una media di circa 200 giorni
Le maggiori diminuzioni del prezzo di acquisto sono state a carico di particolari tipologie di immobili usati che sono dunque risultati nel corso dell’anno passato estremamente meno appetibili; in particolare:
- usati che necessitano di grandi interventi di ristrutturazione
- immobili con riscaldamento centralizzato
- immobili in contesti degradati
Secondo le stime degli esperti del settore questo andamento di irrigidimento del mercato potrebbe leggermente attenuarsi durante l’anno in corso, soprattutto nelle grandi città del centro-nord; qual è la vostra opinione in proposito? Qual è l’andamento del mercato nelle vostre zone di residenza? Condividete qui le vostre considerazioni.