Piano emergenza casa: l’esempio della Regione Lazio. Due sono le misure fondamentali previste nella delibera del Piano Straordinario Emergenza Casa nel Lazio: il recupero del patrimonio immobiliare pubblico (a partire da quello regionale, sostenendo la rigenerazione urbana) e l’ acquisizione del patrimonio privato, a prezzi calmierati, per porre rimedio all’ emergenza abitativa della Regione, ponendo particolare attenzione alla situazione urbana della Capitale.
Attraverso quest’atto, la suddetta amministrazione s’impegna a dare attuazione, presa visione della particolare situazione emergenziale di Roma, anche ad un Programma specifico per l’Emergenza Abitativa per la Capitale.
Il piano emergenza casa per la Regione Lazio prevede un programma di interventi, che sarà possibile realizzare soltanto grazie alle risorse reperite tra le residue competenze del “Fondo Globale Regioni Edilizia Sovvenzionata” (ex fondi Gescal) pari a 257.726.466,10.
L’80% della somma sarà destinato al Programma per l’Emergenza Abitativa per Roma Capitale.
Entro un termine di 60 giorni dalla pubblicazione della Delibera, di pari passo con la Direzione Regionale Bilancio, Patrimonio della Regione Lazio e Demanio si procederà all’ individuazione del patrimonio immobiliare da destinare all’attuazione del suddetto piano, così da avviare immediatamente il confronto con Roma Capitale, con le ATER, le IPAB, l’Agenzia del Demanio, le varie amministrazioni e gli enti pubblici, per poter individuare esattamente quali saranno gli immobili da utilizzare, almeno in un primo momento, per risolvere quest’emergenza abitativa.