Certificazione energetica ape come si fa: cos’è l’APE, quando serve
L’APE è un documento pensato per appurare le proprietà energetiche di un edificio, una abitazione oppure di un singolo appartamento. Si tratta di un sistema di controllo che struttura le prestazione energetiche degli edifici rispetto a una scala che varia da un minimo corrispondente alla categoria G a un massimo di categoria A.
Quando si verifica l’acquisto o la locazione di un immobile, è utile per l’acquirente e l’inquilino appurare il consumo energetico della struttura immobiliare. L’APE deve essere prodotto da un soggetto accreditato, il cosiddetto certificatore energetico.
Sia la formazione che l’accreditamento di professionisti si produce da parte delle Regioni, che hanno definito delle norme ad hoc. Se la regione non ha disposto delle normative proprie, il punto di riferimento è la legge vigente a livello nazionale.
Il certificatore energetico è di solito un tecnico abilitato alla progettazione di edifici e impianti, quale, ad esempio, un architetto, un ingegnere e il geometra. Ma come deve essere redatta la certificazione energetica?
Certificazione energetica ape come si fa: i passaggi da seguire
È eseguita una diagnosi energetica dell’immobile, sono valutate le caratteristiche termoigrometriche, i consumi, la produzione di acqua calda, il raffrescamento ed il riscaldamento degli ambienti. È presa in esame anche la tipologia di impianto ed eventuali sistemi di produzione di energia rinnovabile.
Completate queste fase di analisi, il certificatore deve compilare il documento e rilasciare la cosiddetta Targa Energetica, che riporta le proprietà energetiche della struttura immobiliare in oggetto.
In merito ai costi ricordiamo che non è presente una tariffa minima definita da ordini professionali o da enti. Di solito, per un appartamento, abbiamo un costo di certificazione energetiche che oscilla tra i 150 e i 300 euro.