Il riferimento principale nell’ambito del panorama normativo del settore dei serramenti è la norma UNI EN 14351-1:2006+A1 sulla marcatura CE.
Essa definisce le caratteristiche tecniche dei prodotti e le modalità e procedure richieste per apporre la marcatura.
Una porta esterna pedonale o una finestra senza caratteristiche di resistenza al fuoco e tenuta al fumo oggi vengono indubbiamente penalizzate senza questa marcatura che, da circa un anno e mezzo, rappresenta un elemento imprescindibile per l’immissione del prodotto sul mercato e per la sua libera circolazione.
Ma quali sono i vantaggi derivanti da questo tipo di certificazione?
Considerata come una sorta di “patente” del prodotto nel mercato europeo, a prima vista la si può scambiare per un obbligo che porta inevitabilmente ad un appiattimento dei prodotti.
Ma a ben vedere può rivelarsi un’opportunità da cogliere per produttori e venditori, grazie ad alcuni aspetti positivi. Quali? Analizziamone diversi.
Innanzitutto l’inquadramento normativo viene tradotto in un linguaggio comune a tutti. Ciò avvantaggia il consumatore finale in quanto permette lo svolgersi di un confronto tra i prodotti all’insegna della chiarezza e della trasparenza.
In secondo luogo permette di valorizzare alcuni punti di forza del serramento rispetto ai concorrenti, evidenziando i migliori livelli prestazionali anche in relazione al contesto edilizio e alle condizioni ambientali.
Infine, l’applicazione delle norme costituisce una forma di tutela per il produttore e per il venditore: richiamarle in fase di vendita o trattativa garantisce contro eventuali contenziosi futuri.
I provvedimenti derivanti dal sistema normativo però non si esauriscono qui: nel settore dei serramenti sono allo studio altri progetti che confermeranno quanto sia ormai inevitabile confrontarsi con un settore finalmente regolamentato.