Come destare l’interesse per la riqualificazione energetica delle abitazioni?

Nei prossimi due anni saranno diversi gli interventi degli italiani nell’ambito della riqualificazione energetica.

Quali?

Al primo posto il cambio dei serramenti con il 48,1%, al secondo l’isolamento della propria abitazione (24,1%) e al terzo, col 13,9%, la sostituzione degli impianti di riscaldamento.

I dati sono contenuti all’interno di un’indagine sui comportamenti eco-sostenibili degli italiani pubblicata da Fondazione Impresa.
Secondo questa analisi, almeno un quarto dei 600 interpellati si è preoccupato della ricerca di informazioni sulle diverse classi energetiche, mentre il 30,9% ha effettuato veri e propri interventi di riqualificazione della propria abitazione.
Oggi, la semplice sostituzione degli infissi, significa non soltanto contribuire a ridurre le emissioni di CO2 nell’atmosfera riqualificandosi energeticamente, ma anche sposare i principi di crescita sostenibile favorendo lo sviluppo di un intero comparto edilizio.

Sono numerose le categorie economiche e di professionisti che ricaverebbero benefici da questa prospettiva di crescita, e gli intervistati sembrano essere molto interessati alla questione, soprattutto perché risparmio energetico viene visto come sinonimo di risparmio economico.
Come operare allora?

Si tratta di capire come e quanto gli attori economici e politici intendano trasformare un interesse in considerevole aumento in un’opportunità d’affari per le imprese.

Secondo Fondazione Impresa sono tre le strade da percorrere affinché ciò si realizzi: maggiore comunicazione ed informazione nei confronti dei cittadini, formazione di professionisti e operatori specializzati e infine normative trasparenti e chiare che incrementino la fiducia di tutti gli attori coinvolti.