La Visura ipotecaria, o anche detta visura ipocatastale, è un documento che riporta il saldo dei beni immobiliari in possesso di un certo soggetto, inclusi gravami volontari e/o pregiudizievoli che possono essere presenti. La richiesta di visura ipotecaria va eseguita presso le Conservatorie in cui si crede il soggetto abbia registrati gli atti immobiliari.
Ma cosa troviamo in una visura ipotecaria? Si tratta di una relazione sul profilo immobiliare un soggetto dove sono riportate le quote di proprietà, il Comune di appartenenza degli immobili, descrizione catastale e atto pubblico di provenienza, ovvero numero atto, data trascrizione e tipologia.
Da questa relazione abbiamo un quadro di ogni atto, volontario e/o pregiudizievole, che grava su un immobili. Atto le cui informazioni riguardano il numero, la data di presentazione, l’importo di eventuali ipoteche, durata delle stesse, soggetti intervenuti nell’atto e descrizione gli immobili.
Può essere utile integrare la visura ipotecaria con quella catastale, così da verificare eventuali variazioni catastali intervenute sugli immobili individuati. Ciò consente di rilevare l’effettiva identificazione catastale degli immobili.
Ogni visura ipotecaria è di natura probatoria, visto che la consistenza immobiliare è il risultato della lettura degli atti pubblici trascritti alla Conservatoria competente. A dispetto delle visure catastali, nella visura ipotecaria non possiamo effettuare un’unica ricerca nazionale, ma eseguire verifiche presso ogni singola Conservatoria.
È fondamentale quindi scegliere la Conservatoria corretta prima dell’effettiva ricerca. Si consiglia, infatti, di anticipare la richiesta del servizio di visura castale nominativa, in modo da individuare il Comune in cui risiedono i beni e di conseguenza la Conservatoria competente.