Quale sarà la tariffa Tares?
Mancano poco meno di due mesi al debutto della Tares, tributo comunale sui rifiuti e servizi che andrà a coprire i costi relativi al servizio di gestione dei rifiuti urbani e dei rifiuti assimilati avviati allo smaltimento. La Tares, infatti, entrerà in vigore il 1° gennaio 2013 a seguito della sua istituzione a opera dell’art. 14 del d.l. 201/2011.
Ma quale sarà la tariffa Tares e le modalità di riscossione?
Durante un recente question time alla Commissioni finanze sono stati forniti dei chiarimenti sulle modalità di riscossione della Tares. Due le vie che i Comuni potranno scegliere per l’adozione della tariffa puntuale.
Il soggetto che si occuperà del servizio di gestione dei rifiuti urbani avrà la responsabilità di applicare e riscuotere la Tares visto che la tariffa Tares ha una natura corrispettiva. Mentre i Comuni avranno il dovere di riscuotere eventuali maggiorazioni, quali, per esempio, quelle dovute alla copertura dei servizi c.d indivisibili.
Per quale ragione sono i Comuni a riscuotere le maggiorazioni e non i gestori del servizio? Perché la Tares ha natura tributaria.
La Tares, infatti, accorperà in una sola tassa le diverse fasi della gestione dei rifiuti. Si tratta di un provvedimento nato con lo scopo di semplificare il processo di imposizione sui rifiuti che a oggi è suddiviso tra settori commerciali, settore privato e residenziale.
In questa prospettiva, l’art. 14 del d.l. 201/2011 abroga dal 1° gennaio 2013 tutte le altre tasse sui rifiuti quali, ad esempio, la tariffa sui rifiuti solidi urbani (d.lgs.. 507/1993), la tariffa di igiene ambientale (d.lgs. 22/1997) e la tariffa integrata introdotta dal Testo Unico Ambiente (d.lgs. 152/2006).