Aggiornamento della planimetria catastale. Vendiamo insieme qual è l’iter da seguire in caso di aggiornamento della planimetria catastale. È previsto che per tutti gli interventi differenti dalla manutenzione ordinaria venga rilasciato un titolo per l’esecuzione dei lavori. E la pratica edilizia che consente l’acquisizione di questo titolo è la D.I.A.E. (denuncia inizio attività edilizia).
La D.I.A.E è predisposta da un tecnico abilitato. Al termine dei lavori, insieme al deposito di fine lavori, va inoltrata la trasmissione dell’avvenuta variazione catastale. Può capitare, in unità immobili in cui i lavori sono stati eseguiti diversi anni fa, che la situazione sia conforme a livello urbanistico ma non rispetto alla planimetria catastale. Aggiornata ancora allo stato della struttura precedente ai lavori.
All’interno della compravendita, secondo le norme previste, al momento della stipulazione del rogito notarile vanno allegati due documenti inerenti il catasto: la planimetria aggiornata dell’immobile e una dichiarazione di conformità dello stato di fatto.
L’aggiornamento della planimetria catastale è un obbligo da parte dei proprietari degli immobili, che dovranno provvedere a mantenerle in costante aggiornamento. Si tratta quindi di un aspetto formale e burocratico importante in numerose circostanze.
In linea di massima, ogni modifica edilizia urbanistica deve corrispondere a una modifica catastale. Anche lievi modifiche, come lo spostamento delle pareti interne, possono determinare degli illeciti urbanistici in merito alle superfici minime dei vani.
È quindi consigliabile aggiornare sempre le planimetrie catastali, anche a fronte di modeste variazioni interne.