Attestato di Prestazione Energetica

attestato di prestazione energetica

Attestato di Prestazione Energetica: la certificazione e le sue modifiche. Ormai da più di un decennio, la certificazione energetica degli edifici è stata ritenuta dal legislatore europeo meritevole di tutela e di promozione. La procedura per la valutazione è stata prevista già dalla direttiva 2002/91/CE, successivamente recepita con il D.Lgs. 192/2005 che ne tratta l’ambito della disciplina complessiva, relativamente al rendimento energetico nell’edilizia.

Nel corso del tempo, soprattutto negli ultimi anni, la normativa relativa all’Attestato di Prestazione Energetica ha subito molteplici aggiornamenti; partendo dal  D.lgs. 311/2006, dove erano riportate alcune Disposizioni correttive al D.lgs.192/2005, fino al Decreto 22 novembre 2012, che disponeva le ultime Linee guida nazionali per la certificazione energetica degli edifici. Non si dimentichi però che il principio di valorizzazione del rendimento energetico dell’edificio venne introdotto in Italia nel lontano 1991 con la Legge n.10.

Nel 2012 il decreto del Ministero dello Sviluppo Economico ha, inoltre, abolito la controversia sull’autodichiarazione del proprietario. Controversia che aveva precedentemente portato all’apertura di un procedimento d’infrazione da parte della Commissione Europea.

Le norme di certificazione hanno sempre avuto difficoltà sia in relazione alle varie normative regionali, sia in rapporto alla normativa comunitaria. Di fatti sono state poche, ed appartenenti al gruppo delle più virtuose, ad esempio Piemonte e Lombardia, le Regioni che sono riuscite a tenere il passo e sono state capaci di adottare un sistema di certificazione che potesse rendere operativo l’intero meccanismo; così da definire ruoli e competenze e prevedere un modello di calcolo adeguato a garantire l’uniformità nell’applicazione delle regole.