L’obbiettivo del Quinto Conto Energia resta ambizioso, puntando a garantire il mercato fotovoltaico italiano tra i primi mondiali con circa 2.000 Mw installati all’anno. Questo è quanto promesso del ministro dello Sviluppo economico Corrado Passera, nel corso dell’audizione in Commissione Ambientale della Camera, anticipando i punti salienti sul Quinto Conto Energia e sulle altre rinnovabili.
I due decreti sono stati modificati rispetto alle bozze circolate, frutto di un’attività di mediazione che ha dovuto tenere conto delle richieste formulate dalle parti interessate: Parlamento, Autorità dell’Energia, associazioni di categoria, Regioni ed enti locali.
Ci sarà una maggiore flessibilità dei parametri oltre i quali interviene il meccanismo dell’iscrizione al registro, con esenzioni per gli impianti innovativi, a concentrazione, in sostituzione di amianto, di amministrazioni pubbliche e in zone terremotate dell’Emilia.
Altro aspetto rilevante per evitare una riduzione delle installazioni è la semplificazione delle procedure dei meccanismi per l’iscrizione ai registri. Così da ridurre al massimo gli oneri a carico dei privati.
A essere premiato sarà il Made in EU, come avevo già anticipato, e la sostituzione delle coperture in enternit con premi specifici. Mentre una novità è rappresentata dall’ampliamento dell’applicazione degli incentivi ai fabbricati rurali, alle cave, alle miniere, alle aree e distretti di crisi industriale.
Buone notizie anche per la data di entrata in vigore dei nuovi incentivi. Avverrà in maniera graduale, così da non penalizzare gli investimenti in atto. Il risultato sarà assicurare un intervallo di tempo sufficientemente ampio una volta raggiunta la soglia dei 6 miliardi.
Tra gli impegni presi dal ministro Passera la presentazione entro l’estate di una proposta di Piano energetico nazionale.