Strumento indispensabile per acquirenti e proprietari d’immobili, la certificazione energetica richiede una procedura eseguita da personale specializzato atta a rilevare il fabbisogno di energia necessaria per riscaldare o climatizzare un edificio.
Il primo passo per ottenere l’ACE (attestato certificazione energetica) è quello di rivolgersi a un certificatore professionista.
Chi è costui? Si tratta in linea di massima di un ingegnere, architetto, chimico, biologo, geometra o perito industriale legalmente abilitato alla propria professione, ma non è sufficiente è necessario, infatti, seguire un successivo corso per certificatore energetico e iscriversi in apposito albo.
Va da se che il metodo migliore per ricercare un certificatore energetico è consultare l’apposito albo.
Individuato il tecnico cui rivolgersi per ottenere l’ACE, inizia la fase relativa all’esame dell’immobile.
Non solo un esame materiale della casa, ma sarà necessario presentare al certificatore alcuni documenti da cui è possibile rilevare dati essenziali in fase di certificazione:
- una visura catastale,
- planimetrie,
- disegni tecnici,
- atto di proprietà.
Da una prima analisi degli elementi forniti il certificatore dovrà verificare la reale corrispondenza tra destinazione d’uso e stato di fatto dell’immobile.
La procedura per il rilascio del certificato energetico entrerà nel vivo con il sopralluogo per l’esame materiale dell’immobile.
Si dovrà procedere all’ispezione di ogni locale facente parte dell’unità abitativa, controllarne i volumi, la tipologia nonché le caratteristiche dei serramenti interni e esterni, verificare i materiali utilizzati per la costruzione dei muri, la presenza di cappotti isolanti, le coperture se si tratta di tetti ventilati o meno.
Particolare attenzione per l’impianto di riscaldamento, caldaia, sistema di climatizzazione. Per quanto concerne la caldaia il certificatore oltre ad un’ispezione della stessa dovrà prendere visione del relativo libretto d’impianto per verificare l’esisto dell’ultima prova fumi. L’eventuale presenza d’impianti fotovoltaici, solari e di ventilazione saranno un valore aggiunto per la futura classificazione energetica.
Finita la raccolta dei dati si procederà alla loro elaborazione mediante apposito software per ottenere il modello di casa più vicino possibile a quello reale. Il risultato sarà la classificazione dell’immobile in una scala che va dalla lettera A alla lettera G, dove A sta per massima efficienza energetica e G per minima efficienza energetica. Un immobile con classificazione A e B è senz’altro il top!
Prima della consegna dell’ACE al committente, il certificatore dovrà procedere all’invio di una copia del certificato al Catasto Energetico Regionale e al deposito di una copia dell’attestato presso il comune in cui è ubicato l’immobile.
Il costo della certificazione può essere influenzato da diversi fattori ma in genere si attesta tra i 250 – 800 euro.