Durante l’audizione della IV Commissione ARES (Agenzia regionale per l’edilizia sostenibile) del Friuli Venezia Giulia, tenutosi il 24 aprile, sono emerse i dati definitivi riguardanti l’anno 2011. sono state ben 12.400 le certificazioni energetiche immobiliari rilasciate dall’ACE (Associazione Certificatori Energetici). Nel 23% dei casi la classe di appartenenza è risultata quella più bassa (classe G).
Sono state illustrate le novità procedurali esclusive del territorio friulano. Senza trascurare le ultime normative nel campo delle certificazioni immobiliari a livello nazionale. Come ad esempio l’introduzione del protocollo VEA (Valutazione Energetico Ambientale) difronte a strutture abitative nuove o ampliamenti superiori a 50 mq.
In Friuli per il rilascio delle certificazioni, eseguite necessariamente da soggetti terzi, la prassi prevede una prima valutazione e ben due visite in cantiere. La Regione ha poi stabilito di non applicare nella sua totalità il Protocollo nazionale Itaca. Le ragioni? Criteri di semplificazione. Applicabili sia alla compilazione delle schede inerenti alla certificazione dell’intero edificio, che in interventi su un’unità singola o di edilizia libera.
Quanto alle sanzioni previste il riferimento è quello nazionale, mentre per la mancata indicazione dell’indice di prestazione energetica negli annunci commerciali di vendita non sono previste sanzioni.
Le modifiche integrano in modo coerente le direttive nazionali? Cosa ne pensi?